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Che cos’è l’impianto idrico

L’impianto idrico di un’abitazione è un sistema di tubature che si collega all’acquedotto e ha il compito, da un lato, di portare l’acqua potabile nei diversi locali dell’abitazione, e d’altro, permette lo smaltimento delle acque di scarico.

Per motivi di sicurezza, tutti gli impianti idrici sono dotati di un rubinetto principale che serve per isolare il circuito interno dell’abitazione da quello esterno.

E’ buona regola interrompere il flusso d’acqua all’appartamento quando ci assenta per lunghi periodi di tempo o per effettuare una manutenzione dell’impianto stesso.

L’impianto idrico non è costituito solo di tubi, ma ha diverse componenti tra le quali le principali sono le reti di adduzione e distribuzione dell’acqua complete dei relativi accessori (contatori, giunti ecc.), i gruppi di sopraelevazione della pressione idrica, i produttori di acqua calda sanitaria, apparecchi di erogazione, reti di scarico delle acque.

Attualmente i materiali più usati per la realizzazione degli impianti idraulici sono il multistrato per acque potabili e il PVC per acque nere o bianche.

Quando va sostituito l’impianto idrico?

Nonostante l’impianto idrico sia un’infrastruttura fondamentale di qualsiasi abitazione, al pari della rete elettrica, è spesso trascurato.

Dopo 40 o 50 anni, le vecchie tubature in piombo iniziano a dare dei problemi e diventa necessario sostituirle.

Le principali cause dell’usura delle tubazioni idriche in piombo sono l’azione corrosiva del calcare e il freddo.

Per questo motivo gli impianti idrici moderni sono realizzati in multistrato e PVC.

I materiali plastici presentano infatti un’ottima resistenza agli agenti corrosivi e una scarsa dilatazione termica.

Come viene certificata la conformità dell’installazione di un nuovo impianto idrico?

Come per altre tipologie d’impianto, l’installazione dell’impianto idrico è disciplinata da normative che prevedono obbligatoriamente l’adeguamento a determinati standard costruttivi.

Una volta realizzato il lavoro in base alla normativa vigente e dopo le obbligatorie verifiche, l’installatore, rilascia al committente la dichiarazione di conformità dell’impianto.

La dichiarazione di conformità può essere rilasciata esclusivamente da un tecnico idraulico abilitato e dotato dei necessari requisiti tecnico-professionali.

La normativa cui fare riferimento è quella contenuta nel Decreto Ministeriale 37/2008 del Ministero dello Sviluppo Economico, in materia di “attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici” (ha sostituito la legge n. 46/1190).

Mentre per gli impianti realizzati prima dell’entrata in vigore della suddetta legge il decreto 37/08 ha introdotto la cosiddetta Dichiarazione di Rispondenza (DIRI), che deve essere redatta a cura di uno dei soggetti previsti dall’art. 7 comma 6 del DM 37/08.

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